Meno di un anno fa abbiamo voluto prenderci la responsabilità di Governo, per due principali motivi: evitare gli aumenti delle tasse e i pieni poteri evocati al Papeete.
Dopo pochi mesi ci siamo trovati nel mezzo di una inaspettata e gravissima crisi sanitaria: una pandemia globale, la difficile sfida di tenere in piedi gli aspetti sociali, l’economia del Paese e costruire, al tempo stesso, le condizioni per la ripartenza.

Siamo stati costretti ad assumere provvedimenti mai presi prima.
Ricordo come fosse oggi il giorno in cui il Presidente del Consiglio comunicò la decisione di chiudere le scuole. Se non lo avessimo fatto oggi la situazione sarebbe certamente molto più grave, come ampiamente dimostrato. Abbiamo fatto scelte coraggiose e difficili e non ci mancherà il coraggio per farne altre, altrettanto complicate.
Ma proprio per la delicatezza del momento dobbiamo mostrarci compatti come maggioranza di fronte ai cittadini e capaci di aprirci alle proposte dell’opposizione (anche se, per ora, se ne sono viste poche che non fossero semplice propaganda, purtroppo).

Sono orgogliosa di quello che la comunità del Partito Democratico ha fatto e sta facendo in queste settimane. Dei nostri iscritti, dei nostri dirigenti, dei nostri amministratori locali. Sono orgogliosa del nostro senso di responsabilità, della capacità di mantenere vivo il senso critico, senza mai scivolare nella presa di posizione strumentale.
Sono convinta che il nostro Paese abbia bisogno, oggi più che mai, di una Politica fatta di competenza, serietà, responsabilità.
E anche per questo ho apprezzato molto il richiamo di Papa Francesco ad evitare le divisioni. Che somiglia molto a quello del Presidente Sergio Mattarella.
Confido che tutte le forze politiche, anche quelle che spesso utilizzano la fede Cattolica come un grimaldello, si fermino ad ascoltare e comprendano che adesso ognuno ha bisogno di tutti, ma nessuno ha bisogno di scontri, occupazioni del Parlamento o altre trovate non all’altezza del momento che stiamo vivendo e del ruolo che ci compete.

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