Di Fabio Casalini
«Lunga vita alla Germania. Lunga vita all’Austria. Lunga vita all’Argentina. Questi sono i paesi con i quali sono stato associato e io non li dimenticherò mai. Io dovevo rispettare le regole della guerra e la mia bandiera. Sono pronto.»Come da verdetto il cadavere fu cremato e le sue ceneri vennero caricate su una motovedetta della marina israeliana e disperse nel mar Mediterraneo al di fuori delle acque territoriali israeliane.Si concluse così la storia di un militare, funzionario e criminale di guerra tedesco considerato uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista.Il 31 maggio del 1962 il mondo si liberò del corpo di un gerarca nazista ma scoprì tutta la banalità che risiedeva in quelle menti perverse.
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