Prima di tutto la legenda.
Figura 1: Grafico di comparazione tra i casi totali di NORD/CENTRO/SUD/ISOLE dei casi totali. Sull’asse sinistro ci sono i dati del NORD, su quello destro CENTRO/SUD/ISOLE, per visualizzare meglio anche le regioni con meno casi. Attenzione: stasera la scale è lineare. La tabella in calce riporta i dati dei tempi di “raddoppio” T1/2 calcolati per tutte le voci considerate mediante regressione fatta sull’ultima settimana. Accanto ad ogni valore, tra parentesi, c’è la variazione rispetto ad ieri. Variazioni positive = rallentamento della salita; variazioni negative = incremento della salita.
Figura 2: Analisi delle variazioni giornaliere della % dei nuovi casi per NORD/CENTRO/SUD/ISOLE (ultimi 8 giorni!). Nota:
• Le linee tratteggiate con tratteggio grande uniscono i dati reali e servono a guidare l’occhio dell’osservatore lungo il trend
• Le linee tratteggiate con tratteggio piccolo sono le regressioni “lineari” (ovvero il trend lineare che meglio approssima l’andamento dei dati)
Figura 3: Analisi statistica delle variazioni giornaliere con proiezione statistica del massimo dell’epidemia per NAZIONALE, NORD, CENTRO, SUD e ISOLE (ultimi 9 giorni!). Si riporta il logaritmo naturale della % di variazione giornaliera rispetto ai casi totali [=100 x (casi totali oggi-casi totali ieri)/casi totali ieri]. Nota:
• Quando le linee di tendenza toccano l’asse X si ha che i casi totali variano dell’1% e si può considerare l’epidemia come terminata.
• Nella legenda è riportato il coefficiente di correlazione
Figura 4: Grafico della variazione dei nuovi casi giornalieri a livello NAZIONALE in funzione del numero dei tamponi fatti in quel giorno. Nel quadrato rosso è indicato il dato oderno.

Stasera si possono dire essenzialmente due cose:

  1. L’analisi dei dati cumulativi di contagio, e la Tabella allegata, mostrano ancora un rallentamento della crescita per tutte le macroaree. Ormai solo il SUD e, in minor misura, le ISOLE, si distinguono per una crescita più sostenuta (ma che rallenta) dei deceduti. Sembrerebbe buono ma…
  2. …l’analisi della Figura 2 e della 3 mostra un dato che, se confermato domani e dopodomani, apre uno scenario un po’ diverso: il calo della crescita al NORD è diventato molto lento, tanto da confondersi molto nelle fluttuazioni che di giorno in giorno avvengono per i dati dei contagi.
    a. Ricordo, per coloro che hanno poca conoscenza di statistica, che il coefficiente di correlazione R2 “misura” quanto della variazione che si osserva sia imputabile al “trend” rispetto a “fluttuazioni”. Bene, R2=0.53 per il NORD per il calo delle percentuali giornaliere di contagio (Figura 2), o R2=0.48 per il NORD per il calo giornaliero di contagio in forma logaritmica significa che almeno il 45% della variazione osservata è dovuta, ahimè, alla casualità delle condizioni osservate (più o meno persone esaminate, contagi in tempi diversi, arrivo dei tamponi in giorni diversi).
    b. Questo fatto ha come immediata implicazione che si SPOSTA il giorno finale previsto per l’epidemia (siamo al 30 Aprile, +9 g rispetto a ieri) e che questo giorno ha un errore statistico elevato.
  3. Viceversa CENTRO/SUD/ISOLE continuano il calo del trend di crescita (Figure 2 e 3), e oggi CENTRO ha una percentuale giornaliera in più di casi inferiore al NORD!
  4. Naturalmente il calo della crescita al CENTRO/SUD/ISOLE conferma che per queste macroaree la metà di Aprile dovrebbe essere decisiva (Figura 3)
  5. Naturalmente, essendo il NORD più del 60 % del contagio nazionale, questo significa che anche il dato nazionale è meno affidabile (R2 più basso) e la data di fine contagio si allontana…

Riassumendo: stasera cominciamo ad osservare un effetto “nuovo”, ovvero che al NORD si sta “stazionarizzando” il rapporto tra casi giornalieri e casi totali, ovvero c’è una crescita pseudo “lineare” del contagio che non è troppo rassicurante; dopo circa 28 giorni di distanziamento sociale ci si sarebbe aspettato un numero di contagi che, a meno di fluttuazioni, decresce in modo significativo. Così, almeno per ora non pare. Prima di trarre conclusioni, aspettiamo ancora due giorni e vediamo se la cosa si conferma, ma rimaniamo all’erta. Occorre anche dire che, più ci si avvicina al “plateau” dei contagi, e più la crescita sarà piccola in termini assoluti e quindi –potenzialmente- più soggetta a fluttuazioni dovute alla contingenza dei casi raccolti. Questa è una spiegazione, se volete, più rassicurante.
Invece, il trend di calo si vede al CENTRO/SUD/ISOLE, e stasera il CENTRO è la parte d’Italia più virtuosa.

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