La giornalista bielorussa Eugenia Dolgaya racconta le storie dei volontari bielorussi in Ucraina che con i gesti concreti dimostrano ogni giorno con chi si schiera realmente il popolo bielorusso.

Eugenia è stata vittima di repressioni politiche in Bielorussia. In ottobre 2020 è stata arrestata dagli agenti in borghese semplicemente per strada, mentre stava tornando a casa con la figlia di soli nove anni. Ufficialmente le autorità le contestavano la partecipazione alle manifestazioni pacifiche contro i brogli elettorali, ma il vero motivo era la sua attività professionale: Eugenia collaborava con diverse testate indipendenti e raccontava la verità sulla brutale repressione in Bielorussia.

Dopo aver trascorso qualche giorno in cella, dove ha fatto lo sciopero della fame, Eugenia è stata condannata ad una multa salata e ha dovuto emigrare in Ucraina. Quando è iniziata la guerra è fuggita in Polonia.

In Polonia ha provato sulla propria pelle che cosa significa essere cittadini di un paese alleato della Russia nella vergognosa “operazione speciale”. Così ha deciso di dare la voce ai volontari bielorussi in Ucraina per chiarire gli equivoci e portare il messaggio di solidarietà: i bielorussi sostengono il popolo ucraino.

Gli eroi dei post di Eugenia sono i bielorussi che hanno subìto le repressioni politiche in patria e ora stanno aiutando agli ucraini a difendere la loro terra dall’aggressione militare.

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