Entro la fine del 10 ottobre all’aeroporto internazionale di Chisinau atterrerà un altro aereo con passeggeri provenienti da Israele ed entro il 13 ottobre ci saranno altri quattro voli diretti tra Tel Aviv e Chisinau.

Solo due compagnie aeree effettuano voli diretti da Israele alla Repubblica di Moldavia, quattro giorni alla settimana. Secondo le informazioni sui siti HiSky e FlyOne, tutti i biglietti per il 10, 11 e 12 ottobre sono già stati venduti. Il 10 ottobre, nel giro di poche ore, il prezzo dei biglietti è aumentato da 500 dollari a 600-700 dollari solo andata.

La polizia di frontiera ha riferito a Free Europe che dall’inizio della guerra più di 300 persone sono arrivate da Israele nella Repubblica di Moldova, di cui 75 sono cittadini della Repubblica di Moldova.

Il numero di Moldavi che ritornano a casa da Israele potrebbe essere più alto, dato che alcune compagnie volano da Tel Aviv a Yerevan e poi a Chisinau. Inoltre ci sono Moldavi che prendono i voli delle compagnie rumene per Iași o Bucarest.

I moldavi in ​​Israele discutono sui social network su come arrivare più velocemente a Chisinau e lamentano che i biglietti sono diventati più cari, arrivando fino a 700 dollari solo andata.

“Cari cittadini, chi sa con certezza se ci sono voli per Chisinau?”, si chiede un moldavo nel gruppo “Moldovani in Israele” su Facebook.

Nei commenti gli utenti affermano che alcune compagnie cancellano i voli, mentre altre consigliano a chi lo chiede di contattare il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata della Repubblica di Moldavia in Israele o di volare a Iași e Bucarest.

Maria Cobîleațkaia e suo marito, Dumitru Focșa, rimasti bloccati nella città di Ashkelon (a 12 km dalla Striscia di Gaza), hanno detto a Free Europe di aver acquistato i biglietti per Iasi per il 10 ottobre, ma di non essere sicuri che il volo non partirà. essere cancellato.

Ci sono anche dei moldavi che, invece, hanno bisogno di andare in Israele e chiedere consiglio a chi è lì: “Qualcuno può dirmi qual è la situazione? Si può entrare nel paese? Perché in tv vedo solo informazioni che provocano il panico”.

“Non vale la pena venire. Qui c’è la guerra e durerà troppo a lungo. E gli aerei in realtà non volano”, risponde una donna moldava residente in Israele da oltre 20 anni.

Il 10 ottobre si è svolta presso il Ministero degli Affari Esteri una riunione della cellula di crisi. Funzionari del ministero hanno affermato di aver ricevuto più di 300 richieste di informazioni sui voli commerciali e sulla situazione in Israele.

Il ministero sta parlando con gli operatori aerei per vedere se è possibile integrare i voli da e per Tel Aviv.

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