L’Unione europea non è un soggetto alieno, non è madre amorosa o matrigna in funzione di quanto soddisfa o rifiuta le nostre richieste. L’Europa siamo noi, i popoli che la compongono e che ne determinano le posizioni attraverso le sue istituzioni: il parlamento, la commissione, il consiglio in cui siedono i governi.L’Unione Europea è un luogo, migliorabile nella direzione di un rafforzamento democratico e federalista, in cui la politica assume il ruolo che le spetta e chiede le competenze e le capacità che ogni leader politico dovrebbe possedere: saper negoziare, saper cooperare, saper vedere e lavorare per il bene comune.Il nostro governo, insieme ad altri governi e alle istituzioni europee, ha lavorato e ha prodotto un buon accordo, sicuramente perfettibile, ma è quello possibile oggi ed apre molte soluzioni per il contrasto a questa crisi epocale.A fronte di questo impegno e dell’assunzione di responsabilità che ne consegue, sentiamo alzarsi la voce, in Italia, di alcuni leader politici nazionalisti che, legittimamente criticano l’operato e il risultato degli accordi raggiunti. Ci chiediamo però, anche noi legittimamente: quale proposta concreta avanzino e quale alternativa possibile e credibile propongono ? Forse qualche accordo bilaterale con paesi oligarchici? O forse accordi commerciali sbilanciati a nostro sfavore? Quale responsabilità sono in grado di esercitare nei confronti del popolo di cui si dichiarano gli unici interpreti? E delle generazioni che verranno, quale ruolo politico di rilievo il nostro paese, vuole continuare a giocare, nel mondo?Ascoltando quelle voci, la risposta a queste domande è inconsistente e vaga.Il momento attuale chiede alla politica, concretezza, chiarezza, credibilità e fermezza, questo è il tempo dell’equilibrio, che non è freddo calcolo o gelida razionalità, ma è attenta lucidità , è la capacità di vedere il futuro e pianificare i passi per realizzarlo, è saper stare ad un tavolo, ascoltando le ragioni altrui, cercando soprattutto di capire come integrarle con le proprie.Partito Democratico Energia Democratica.

F.to Marco Simiani

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