l caso del singolo genoma virale messicano considerato nello studio deriva da un paziente che ha contratto l’infezione il 28 febbraio 2020 in un viaggio in Italia. Questo non solo conferma l’origine italiana del virus messicano, ma implica anche che il virus italiano deriva dalla prima infezione tedesca documentata il 27 gennaio 2020 in un dipendente che lavora per l’azienda Webasto di Monaco, che a sua volta aveva contratto l’infezione da un collega cinese a Shanghai che aveva ricevuto una visita dai suoi genitori di Wuhan.

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