Quella dei bambini soldato è una delle piaghe più terribili di ogni conflitto, diffusa soprattutto nelle guerre africane. Un esempio? Il Fronte del Polisario, movimento indipendentista che non riconosce la sovranità marocchina nella regione, si serve di bambini soldato fin dagli anni Ottanta. E a oggi la situazione non è cambiata.A Tindouf, in Algeria, dove il Polisario ha la sua sede, non ci sono scuole né prospettive. In compenso però il Fronte dispone costantemente di armamenti e recluta giovani soldati tra i profughi del Sahara, servendosi anche della forza fisica e psicologica. Avere bambini soldato permette infatti al Polisario di nutrire le proprie milizie, e anche di avere un’arma di ricatto contro le famiglie detenute a Tindouf. Nessuno infatti scapperebbe dai campi profughi sapendo che i propri bambini sono in mano al Fronte.Diverse foto diffuse di recente sui social mostrano decine di bambini a Tindouf con la mimetica e la divisa. Ma questo fenomeno non è una novità, come raccontano alcuni ex membri delle forze di sicurezza cubane – l’Avana è stato tra i principali sostenitori del Polisario, nell’ottica anche di un intenso rapporto con le autorità algerine. Secondo loro i minorenni venivano impiegati non solo nelle milizie, ma anche nei lavori forzati e nella prostituzione.📲 L’articolo completo di Mauro Indelicato su InsideOver.

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